Al centro tra Valle del Calore e la Valle dell’Alento, quasi diviso trasversalmente, il comune di Magliano Vetere presenta una catena montuosa di formazione calcarea che si estende dal monte Faito (m. 1163) alla Rupa della Noce (m. 1165), alla montagna di Santa Lucia (m. 793), al monte Ceglie (m. 743) e, infine, alla collina, anch’essa calcarea, su cui si arrocca la frazione Magliano Nuovo, che si erge per un’altitudine di 729 metri.
Composto da tre piccoli borghi, Magliano Vetere Capoluogo, Magliano Nuovo e Capizzo frazioni, offre uno scenario da sogno, con le caratteristiche di ogni singolo paese. Magliano Vetere e Capizzo sorgono sui pendii del Monte Chianiello, Magliano Nuovo sorge su una ridente collina, dalla quale è possibile ammirare la Valle del Calore e la Valle dell’Alento.
Il primo elemento naturale del territorio è il fiume Calore, che nasce dal monte Cervati (m. 1898) e confluisce nel Sele.
Una presenza significativa è costituita dalle cappelle rupestri: S.Mauro a Capizzo e S. Lucia a Magliano Vetere, due luoghi di culto di costruzione quattrocentesca.
La prima cappella ricorda le vicende della Vergine Lucia di Siracusa (283-303) e sorge a Magliano Vetere. Decisamente più caratteristica si presenta la Cappella rupestre di Capizzo, dedicata a S. Mauro Martire. Il complesso è costruito nell’incavo di un monte (Faito), che si presenta come un enorme massiccio calcareo.
Un viale in forte salita tra le rocce, costellato a primavera di orchidee gialle e rosa, conduce al portale della Cappella, maestoso con i suoi undici blocchi di pietra locale, di fattura cinquecentesca.
Gli altri riferimenti storici indicano che più volte nei secoli è intervenuta l’opera dell’uomo ad integrare e ad arricchire il luogo sacro. Infatti, l’acquasantiera è datata 1653, la campana 1701. Quello che fa riflettere è un affresco, in parte deturpato dal tempo, riproducente Santa Lucia: il riferimento alla Cappella di S. Lucia, a circa due chilometri, è abbastanza chiaro.
Testimonianze storiche, che certamente conferiscono fascino all’ambiente, sono presenti nella frazione Magliano Nuovo, antica fortezza chiusa nella sua potente cinta muraria e difesa da sette torri. In questo centro abitato vi sono ancora i segni di un Gaifo, che era una particolare porta di accesso all’abitato, costruita dai Longobardi. A fianco al paese si trova la famosa “Pretra Perciata”; si tratta di un passo di cui si servivano i viaggiatori nel Medioevo e sino agli inizi dell’epoca moderna, per spostarsi dalla Valle del Calore alla Valle dell’Alento, verso il mare e viceversa.