Sulle pendici della collina Civitella sono stati rinvenuti materiali di epoca greco-lucana e, soprattutto, dopo gli scavi del 1966 ci si è trovati di fronte ad un vero e proprio insediamento del IV secolo a.C., sostenuto e difeso da poderose mura, che appaiono essere di terrazzamento, ma che certamente svolgevano funzione difensiva: si trattava del centro fortificato di Moio della Civitella.
Di Moio come centro abitato si ha una prima notizia documentata nel 1052 quando apparteneva alla baronia di Novi; il paese ebbe un notevole incremento demografico tra il 1552 ed il 1595.
Il nome di questo paese derivò da quello antico del torrente (affluente del Badolato), che scorre a valle dell'abitato, dove veniva effettuata la concia delle pelli e che, nel 1186, costituiva il confine tra i beni della badia di Santa Maria di Grasso e quelli di Santa Maria di Pattano. È probabile che il primitivo insediamento si sia formato attorno alle edicole di San Bartolomeo e di Santa Sofia, come sviluppo di gruppi rurali sviluppatisi su queste bene esposte colline, ove quei laboriosi monaci avevano impiantato alcuni uliveti.