Origine
Il gelso (Morus alba), è una pianta arborea appartenente all’ordine Urticales e alla famiglia delle Moraceae, è originario della Cina orientale e centrale. Raggiunse l'odierna Turchia tramite una principessa cinese che ivi si sposò con un principe durante il regno dell' Imperatore Giustiniano. In Italia il gelso arrivò con i monaci italo-greci che importarono il seme nascosto nei loro bastoni. Questa pianta era pregiata non per i frutti che portava, ma per la produzione del baco da seta.
Etimologia
Il nome del genere è quello che utilizzavano i Romani. Dal latino “morus celsa”, moro alto in contrapposizione alla mora di rovo.
Caratteri botanici
Aspetto
L'albero può raggiungere l’altezza di 10-12 metri con chioma larga; l’età media si calcola a 100 anni, ma esistono certamente individui plurisecolari.
Radici sono robuste, profonde di colore giallo aranciato. Il Tronco è eretto e irregolarmente ramificato, raggiunge negli individui adulti un diametro di circa 70 centimetri; è rivestito da una corteccia bruno grigiastra, screpolata, reticolata a piccole scaglie. I ramoscelli sono grigio verdi, lisci con lunghi internodi; le gemme sono relativamente piccole, larghe alla base ed appuntite all'apice; ognuna di esse è costituita da 13 a 24 perule e nel fusticino da 5 a 12 foglioline. Le Foglie sono caduche, alterne, ampie, di colore verde lucente non molto scuro; la lunghezza varia dai 7 ai 14 centimetri e la larghezza è compresa tra i 4 e i 6 centimetri; le lamine sono molto variabili: sono cordato-ovali, spesso lobate, lisce nella parte superiore, tomentose lungo le tre principali nervature della pagina inferiore; il margine è irregolarmente seghettato. Il picciolo, lungo 2-3 centimetri, presenta scanalature e stipole caduche. Le foglie sono spesso diverse per forma e grandezza sulla stessa pianta e anche sullo stesso ramo. Il Fiore è rappresentato da una infiorescenza unisessuale con amenti di colore chiaro; Morus alba è pianta monoica ovvero nello stesso esemplare ci sono infiorescenze di ambo i sessi. Il frutto è rappresentato da un falso frutto chiamato sorosio che consiste di una infruttescenza con pseudodrupe dall'esocarpo sottile, mesocarpo carnoso e succulento, endocarpo crostoso.