Roccadaspide è il luogo ideale per una passeggiata tra dolci colline e meravigliose montagne, tutte da ammirare, in un itinerario costeggiato da secolari castagneti e natura verdeggiante.
Spicca per la presenza di cinque frazioni ad alta vocazione rurale e per i panorami suggestivi che offre, da cui si può ammirare la vasta vallata del Calore.
Degne di nota le sue chiese, veri e propri monumenti storici, come quelle dell’Assunta e della Natività, i ruderi del Convento di Santa Maria delle Grazie e l’imponente castello.
Roccadaspide, cittadina di circa 7.000 abitanti, è il principale centro agricolo e commerciale dell’alta valle del Calore.
Tra i prodotti tipici del luogo spicca la castagna, che si avvale del marchio IGP e a cui è dedicata la “Festa della Castagna”; ma gli eventi sul territorio, dove si producono anche vini, grano e olio extravergine di oliva, non sono pochi: tipici i festeggiamenti dei Santi Patroni Sinforosa e Getulio del 18 luglio, preceduti dagli antichi giochi medioevali di centenaria tradizione e degno di nota il “Festival dell’Aspide” che, ad agosto, fa affollare le strade di Roccadaspide di turisti intenzionati a degustare i piatti della dieta mediterranea e a ballare sulle note dei tanti concerti musicali gratuiti.
Tra le principali attività produttive si ricordano i caseifici, le falegnamerie e le cave di calcare. L’agricoltura è legata alla produzione di cereali, di olio e di vino come il moscato, il sanguinello e il frollese. Grazie ai suoi estesi castagneti, il paese è il maggior produttore dell’Italia meridionale di marroni, esportati anche all’estero.
Inoltre, Roccadspide è un centro urbanizzato ed erogatore di servizi, grazie ai tanti uffici presenti sul territorio: l’Istituto di Istruzione Superiore che conta ben sei indirizzi scolastici, l’Ospedale, il Giudice di Pace, il Piano di Zona, l’Ufficio Aree Interne e tanto altro.
Un pizzico di storia
Secondo alcune fonti il paese fu fondato intorno al 70 a.C. da alcuni ribelli di Spartaco (71-73 a.C.), che si insediarono nella zona in cui attualmente sorge il castello, costruendo le loro dimore sulla parte più aspra del monte roccioso.