Nel 1756 fu costruita l'attuale Chiesa di San Silvestro papa. Questa struttura nata sulla chiesa del 900 dopo Cristo e sul cimitero adiacente alla vecchia chiesa è a tre navi lungitudinali intersecanti la nave trasversa. È la chiesa più grande di tutta la diocesi di Vallo della Lucania.
Le navate laterali contengono le cappelle private; queste sono coperte da volte a botte, che poggiano su quattro archi a tutto sesto.
L'immensa navata centrale è delimitata da sei (tre per lato) grandi colonnoni quadrangolari, che sono uniti in alto dagli archi a tutto sesto, che fronteggiano gli altari delle cappelle private e ne sormontano gli ingressi; su questi colonnoni e sopra i due possenti, che sostengono l’arco trionfale, poggia l'arcatura lamica a tutto sesto che copre tutta la navata.
All'arco di trionfo si accede dalla nave centrale al transetto (o navata trasversale). Il transetto, sormontato dalla cupola al centro e da due lamie a tutto sesto ai lati, accoglie gli ingressi delle navi longitudinali, l’ingresso dell’abside, delle cappelle del rosario e del sacro Cuore, l'accesso alla sacrestia.
Le immense volte e i possenti archi sono le parti architettoniche più importanti ed appariscenti di tutta la struttura; essi avvolgono e coprono tutto lo spazio sottostante, conferendogli la sacralità propria dei luoghi di culto e la trascendenza verso il sovrumano.
Gli stucchi e le decorazioni interne sono di stile barocco; i disegni da essi rappresentati danno una armonia e un colore a tutto l'immenso spazio.
La luce, che entra dagli ampi finestroni, è rifratta dalle pareti stuccate e, come una mano delicata, si poggia uniforme in ogni punto della chiesa.
La cupola di tipo michelangiolesco poggia sull’arco di trionfo, sull’arco dell’abside centrale e sui due archi mediali del transetto; struttura simmetrica che sovrasta tutto lo spazio della chiesa e lo sublima, trascinandolo verso l’alto in una sfera spirituale, trascendentale.
L’abside a mezza volta chiude lo spazio posteriormente sovrastando lo splendido coro ligneo e il monumentale altare maggiore.
La facciata è sostenuta da uno scheletro in pietra che disegna all'esterno sulla vela le divisioni e gli spazi interni. Il disegno dei colonnati e della travata della facciata è snello e armonioso, realizzato per circoscrivere gli ingressi alla chiesa, quasi per proteggerli, insieme a chi entra, dalle furie del male. Una cornice in pietra abbraccia, fino alla travatura principale, tutta la vela tenendola in una morsa di forza, dando il significato della protezione divina a tutta la costruzione.
I tre robusti portali di ingresso a piattabanda mista sono circoscritti da una cornice barocca e sostengono i tre finestroni chiusi. Gli ingressi e i finestroni sono proporzionali alle navate corrispondenti. I portali di stile misto barocco-rinascimentale hanno fatto scuola agli scalpellini locali, i quali da questo periodo in poi hanno cambiato la fattura a tutti i portali minori del paese.
I sei pennoni che sovrastano la cornice e prolungano i colonnati della facciata tirano in alto tutto l’insieme sospingendolo verso il cielo.