Il Museo/Archivio dedicato allo scultore Antonio Trotta, è stato inaugurato il 18 agosto 2007, con una mostra personale e permanente dell’autore con opere storiche e recenti, progetti, modelli, fotografie, archivio di libri, riviste, cataloghi e scritti.
Opere in mostra:
Il patio (1980/81), 236 x 292 cm. costruito con lastre di marmo statuario con rilievi e incisioni rappresentante un pergolato “inesistente” nell’istante di asciugarsi dopo essersi bagnato con l’equivoco delle foglie in rilievo “cadute” – creandosi così un rapporto fra spazio e concetto evocativo di quello spazio intimo di casa propria che all’aprirsi diventa spazio sociale caricandosi di storie e passioni vissute in cui la letteratura protagonizza. Esposto al PAC Milano – Museo del XX secolo Vienna – Villa Romana Firenze – ICI Buenos Aires etc.
Ricamandosi (1975) 120×160 cm. ricamo su seta ispirato al famoso quadro di Vermeer con il voluto passaggio tecnico fra pittura e ricamo che insieme alla Croce del Sud(1971/72) arazzo con ricamo in fili d’argento inaugura una stagione di recuperi di questa tecnica. Con la ricamatrice che si ricama si ricorda anche L’artefice (1977) che si “scolpisce” realizzato in marmo e tarsia come “fossile” così come il linguaggio contemporaneo aveva ridotto questi valori e tecniche in disuso scambiandolo per un non più chiaro linguaggio dell’effimero.
La Raccolta (1982) bronzo ci riporta sì alla cultura contadina ma soprattutto a uno spazio-concetto mai realizzato prima in scultura ossia la stessa idea in due tempi diversi chiusa/ fagotto e aperto/ mostra. Presenti anche il Baudelaire da Poeti e parole che i Calzini in marmo e i Sospiri. E’ ricostruito col disegno/modello che servì a realizzare, il murale in marmo Paestum (1979), così come il disegno/ modello dell’Antologia realizzata in mosaico fiorentino in marmo. E ancora i gessi di L’ulivo a oriente e La fontana della pace. Installata sulla facciata del museo la lastra in marmo denominata C’è riferito a Parmenide.
Il museo organizza inoltre mostre personali e collettive estese nel territorio sotto il suo patrocinio, con dei connotati culturali emanati sia dalle opere che dagli scritti e dalle teorie dell’autore fuori da ogni contaminazione estranea alle nostre origini. Tutto ciò con la più ampia visione dentro il linguaggio dell’arte.
Altre opere in mostra: Itaca, Il fagotto, Autoritratto, La barca, Il nodo.