A Sacco vecchio intorno al 600 dopo Cristo si costruì la chiesa di stile proto-romanico dedicata a San Nicola di Mira, le cui ossa riposano a Bari. La chiesa di San Nicola di Sacco Vecchio è una delle più antiche chiese esistenti sul territorio nazionale; è sicuramente antecedente la basilica paleocristiana della SS. Annunziata di Paestum, che venne realizzata in seguito alla fusione delle diocesi di Paestum e Agropoli dopo che Agropoli fu conquistata dai Saraceni intorno all’882 dopo Cristo.
La chiesa è di stile proto-romanico per la forma rettangolare, che richiama la nave, allegoria della Chiesa militante rappresentata dalla nave di San Pietro guidata dalla Provvidenza tra i flutti del mare. La struttura sobria è realizzata da una muratura snella e consistente. Il campanile a vela si staglia sulla facciata e sovrasta l’ingresso dominandolo. Una abside discreta chiude il retro della chiesa; è questa abside l’unico elemento che riporta alle chiese proto-cristiane che in principio erano ad impianto circolare. Sulla parete che guarda a sud-est si stagliano tre finestre a sbieco.
La chiesa di Sacco Vecchio è stata la sede della prima parrocchia del paese ed ha conservato la sua funzione fino al 1054 dopo Cristo quando con lo scisma tra Oriente e Occidente a Sacco si preferì scegliere un patrono latino ed lasciare il patrono greco. Era anche il periodo in cui fu abbandonato Sacco Vecchio e fondato l’attuale abitato di Sacco ove venne costruita una seconda chiesa intitolata al papa san Silvestro.