Il duca Zottone di Benevento intorno al 600 dopo Cristo costruì il Castello sulla vetta del colle petroso di Sacco Vecchio. Questa imponente costruzione occupa una superficie di circa 3.000 metri quadrati. Si compone di un vasto cortile a cui si accede dalla porta munita di ponte levatoio, della torre quadripartita realizzata al centro della struttura, di vasti saloni dei quali esiste solo la perimetratura delle mura dirute, di almeno otto stanzoni esposti a mezzogiorno, di alcuni locali sottoposti coperti a volta, della cisterna per la raccolta dell’acqua piovana, di un ampio terrazzo ancora circoscritto da mura merlate di stile longobardo. Meritano un accenno a parte: la torre a struttura quadrata con la caratteristica longobarda di avere una parete perfettamente orientata verso un punto cardinale fondamentale, le mura merlate che sono al presente un gioiello di arte longobarda e medievale, l’ingresso al castello col ponte levatoio.
In questo castello costruito per fronteggiare i bizantini arroccati oltre la cordigliera del Cervati il duca Zottone di Benevento relegò la moglie Saccia. E’ l’abate Francesco Sacco autore nel 1796 del “Dizionario Istorico Geografico del regno di Napoli” a riportare al tomo III pagina 229 la notizia: “questa terra (l’attuale abitato di Sacco) si vuole essere stata edificata circa l’ottavo secolo dagli abitanti della distrutta terra di Castel Vecchio (l’abitato di Sacco Vecchio), ove era un castello fatto da’ Duchi di Benevento, ed in cui fu rilegata Saccia moglie di uno de’ Duchi di Benevento. Distrutto quello castello, gli abitanti di Castel Vecchio edificarono la presente terra, e la vollero chiamare Saccia in memoria di Saccia rilegata nel Castello della Terra di Castel Vecchio”.
Il castello di Sacco Vecchio fece cadere in disuso il grande muro di cinta che si ammira solo nella traccia basale sul Truppo della Lentrìcina. Questa opera lunga più di 400 metri e larga un metro e mezzo ha difeso le capanne italiche per moltissimi secoli. Si ammira in esso la ciclopicità dei massi e la perfezione della fattura.