Luogo mistico, carico di leggende, meta di antichi e moderni pellegrinaggi: vi si arriva a piedi attraversando i boschi del monte Ausinito.
La grotta custodisce una piccola statua dell’Arcangelo Michele (1800) in atteggiamento di difesa.
Introdotto dai Longobardi intorno al X sec., il culto di S. Michele rinverdì i suoi fasti nel ‘700.
A circa 200 metri dalla grotta è la pietra dell’Angelo, una roccia cava dove i pellegrini infilavano le mani o il braccio in un antico e simbolico gesto verso le viscere della terra, in segno di fertilità e auspicio di vita.
Meno di 100 metri più avanti è invece la pietra del riposo, dove la stanchezza dei pellegrini miracolosamente si placava.